Andando sul sito dell’ISTAT per trovare i dati sull’andamento del numero di poveri (povertà assoluta o relativa) ci si accorge dell’esplosione del numero di poveri negli anni 2012 e 2013. Infatti il numero di poveri “relativi” passa da circa 8,2 milioni nel 2011 a 9,6 milioni nel 2012 e a 10 milioni nel 2013. I poveri “assoluti” passano da 3,4 milioni nel 2011 a 4,2 milioni nel 2012 e a 6 milioni nel 2013.
Peraltro, avendo “distrutto la domanda interna” come Monti rivendicò di aver fatto nell’intervista a Fareed Zakaria (CNN) del 20 maggio 2012, non c’era da aspettarsi niente di diverso.
Ora però cosa accade?
Accade che dal 2014 in poi l’ISTAT adopera una nuova modalità di rilevamento del numero di poveri. Guarda caso questa nuova modalità, per il 2013, fa “scomparire” più di 2 milioni di poveri relativi e più di un milione e mezzo di poveri assoluti. Insomma, non erano davvero poveri in realtà. L’intera serie storica di dati relativi alla povertà viene ricalcolata “arricchendo” retroattivamente milioni di persone.
I dati della povertà del 2022 non sono ancora disponibili perché l’ISTAT sta approntando una (di nuovo?) nuova modalità di computo del numero dei poveri, ed i dati saranno pubblicati verso la fine del 2023. Come diceva quel tale? «A pensar male si fa peccato, però…»
Nel grafico qui sotto le linee viola e rossa indicano rispettivamente il numero di poveri relativi e assoluti secondo il “vecchio” metodo di computo, le linee fucsia e arancione indicano rispettivamente il numero di poveri relativi e assoluti secondo il “nuovo” metodo.
Tutti i numeri sono tratti da relazioni ufficiali pubblicate sul sito dell’ISTAT.
P.S. Ma dai pulpiti da cui sovente provengono accorati appelli per i migranti che “fuggono da guerra, fame e povertà“ (anche quando vengono dalla Tunisia), è giunta qualche parola contro la macelleria sociale richiesta dalla UE e messa in atto da Monti, che ha effettuato una gigantesca ridistribuzione della ricchezza dal basso verso l’alto (un Robin Hood alla rovescia, per intenderci)? Io non ho sentito nulla, ma forse ero distratto…
Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente controlla il passato.
George Orwell, 1984